COMUNICATO STAMPA DEL 07 APRILE 2025

POLIZIA PENITENZIARIA : AGGRESSIONI IN SERIE NELLE CARCERI LOMBARDE. URGE ATTUARE MISURE  DECRETO SICUREZZA 

“Il susseguirsi dei violenti episodi di aggressione negli istituti lombardi è preoccupante” questo l’allarme di Giuseppe MORETTI Presidente dell’USPP a fronte degli ultimi casi di aggressione a danno del personale di Polizia Penitenziaria degli Istituti Penitenziari di Pavia e Monza, che si vanno ad aggiungere a quelli già occorsi dall’inizio del mese a Monza, Como (due episodi) e Busto Arsizio.

”Ciò che emergerebbe dagli episodi” prosegue Moretti  “è l’alto grado di violenza posto in essere dalle persone detenute a danno del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che conferma che vanno adottate nuove regole d’ingaggio. Oggi che di fatto anche negli Istituti Lombardi il personale di Polizia Penitenziaria cui va il nostro augurio di pronta guarigione, è necessario che l’Amministrazione tutta,  a partire dalle direzioni degli Istituti di Pena fino al Ministero della Giustizia pongano in essere ogni più idonea e ferma per tutelare l’incolumità degli agenti in servizio nelle sezioni detentive”

Per il Presidente USPP “è un segnale importante l’emanazione del decreto sicurezza che raccoglie numerose rivendicazioni storiche dell’USPP a cominciare dall’inasprimento delle pene e dall’introduzione del reato di rivolta in carcere, passando per la cancellazione dei benefici di legge a chi si rende protagonista di tali vili aggressioni.  Un passo importante rappresentano un primo che deve portare alla totale  messa in sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria”.

Interviene sui casi delle ultime settimane anche Umberto DI STEFANO, Commissario Straordinario USPP Lombardia che spiega : ”Questi episodi ogni volta creano un disagio enorme al personale coinvolto che continua a subire lo stress post traumatico in un clima talvolta di estrema solitudine. Da questo si deve partire. Il Dipartimento in materia ha emanato precise direttive ed oltre all’ovvia azione penale il regolamento di esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario, stabilisce quali siano le sanzioni disciplinari da applicare in questi casi prevedendo qualora si vi siano particolari gravità anche misure preventive. A questo poi si deve aggiungere la possibilità di richiedere l’allontanamento o proporre l’applicazione dell’art. 14 bis O.P.. Purtroppo viviamo in una situazione per la quale l’applicazione delle norme su richiamate non esiste automatismo, delegando la loro applicazione all’apprezzamento forse troppo prudente e remissivo di talune Autorità Dirigenti che molto spesso sembrano agire senza tenere in debito conto le ripercussioni che certe decisioni hanno sul personale del Corpo in servizio. 

Per i due sindacalisti è un segnale importante che “il personale sia instradato verso corsi nelle scuole di formazione, finalizzati all’acquisizione di tecniche di difesa personale, ma non basta, occorre che il PRAP Lombardia fornisca delle linee guida su tutto il distretto che portino ad omogeneizzare le attività di contrasto e di prevenzione di certi episodi e soprattutto che, post factum, si dia tutto il supporto necessario al personale coinvolto evitando che non si adottino provvedimenti a propria tutela”.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

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