(ANSA) – NAPOLI, 14 GEN – “L’aumento esponenziale dei contagi
nelle carceri (secondo dati pubblicati da organi di stampa del
150% in una sola settimana) impone misure ben più radicali del
semplice green pass per chi accede nelle carceri; misura, che
peraltro, entrerà in vigore solo nelle prossime settimane”. E’
l’allarme che lancia il presidente del sindacato di Polizia
Penitenziaria Uspp, Giuseppe Moretti, in relazione all’aumento
esponenziale dei contagi nelle carceri italiane.
“Vanno adottati provvedimenti straordinari – afferma ancora
Moretti – per limitare le grandi difficoltà che già vivono gli
agenti nella gestione dei detenuti positivi che ad oggi sfiorano
le duemila unità, con problemi per le quarantene cui devono
essere sottoposti i molti soggetti che sono stati in contatto i
detenuti contagiati, ovvero, quelli che fanno accesso negli
istituti”.
“Per questa ragione – sottolinea il presidente di Uspp –
riteniamo indispensabile che venga valutata l’adozione della
sospensione immediata dei colloqui di persona con i loro
familiari in attesa che l’emergenza si attenui e tenuto conto
che i sistemi alternativi garantirebbero non solo una gestione
sanitaria più corretta, ma anche la possibilità di avere più
colloqui di quelli che normalmente sono previsti attraverso gli
strumenti informatici e le video chiamate che già hanno dato
ottimi risultati garantendo anche i colloqui con i familiari per
i detenuti stranieri che prima invece non venivano fatti”.
Il segretario regionale campano, Ciro Auricchio, ricorda che,
ormai, “siamo in piena quarta ondata: in assenza di
provvedimenti si rischia il collasso delle carceri. A tutto
questo poi si aggiungono problemi atavici – conclude – come il
sovraffollamento e l’esiguità di personale di polizia
penitenziaria, elementi peggiorativi di una situazione ormai
incancrenita da tempo”. (ANSA).

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